Siamo una Comunità di laici e vogliamo vivere con il Signore della Vita. In questo tempo. Abitando la città dell'uomo.
La fraternità palpabile, la compagnia col Signore e la missione verso i piccoli ritmano le nostre giornate di uomini e donne che lavorano, sperano, soffrono, partecipano all' elaborazione di una cultura capace di riconoscere la dignità di ogni uomo e di promuoverla.

Pietra tolta

La storia

La storia della Pietra tolta affonda le sue radici nel lontano 2011, nel desiderio di Gianluca di avviare una piccola comunità Cenacolo in cui fare spazio – con i fratelli, nella propria casa – ad alcuni Amici.

Tante persone sono passate e diverse abitazioni hanno ospitato coloro che volevano abbracciare o verificare questa forma di piccola comunità e il suo progetto.

Sono stati anni in cui ci si è provati nella costruzione delle relazioni fraterne e nella ricerca di una casa comune da acquistare. Lungo questo percorso, le strade di alcune persone hanno preso direzioni diverse, per scelte personali o per difficoltà relazionali.

Il cammino si è, però, anche arricchito di fratelli che sono rimasti: dal 2017 si unisce una coppia di sposi, Nicola e Grazia, che dal 2019 ha una figlia.

A marzo 2022, dopo un periodo di crisi e di discernimento, Gianluca, Nicola e Grazia, decidono di confermare il desiderio di essere insieme Pietra Tolta.

Scriviamo il nuovo progetto attorno a Gv 11,37-57; 12,1-3, dono dalla Guida alla nostra piccola comunità.

Nel gennaio del 2023, dopo una breve ricerca, acquistiamo una casa da abitare insieme. Per giungere a questo passo, già da tempo Nicola e Grazia avevano venduto la propria casa e Gianluca si era attivato per mettere da parte le risorse necessarie.

Un primo anno ricco di novità, perché, poco dopo, Roberto e Stefania iniziano un percorso di verifica di appartenenza alla Pietra Tolta: alle loro spalle 21 anni di matrimonio, una vita in Comunità che risale alle origini della storia comune e una ricerca sulla modalità in cui vivere la vita fraterna che è passata da tre Bait e un’esperienza in una piccola comunità Cafarnao. Con loro il figlio adolescente.

Nel primo anno di vita insieme ci siamo sostenuti gli uni gli altri in cambiamenti, scelte personali e imprevisti. Ristrutturare, progettare, accordarsi, definire spazi e relazioni: non lo abbiamo fatto soltanto per la nostra casa ma anche su noi stessi.

Il 1° ottobre 2023 prende il via la convivenza sotto lo stesso tetto per Nicola, Grazia e Gianluca. Segno della speranza di ritrovarci tutti insieme, anche con Stefania e Roberto, è “un anticipo di corpo”: la scelta e l’acquisto condiviso tra tutti e cinque della cucina e dell’arredo del salotto: alcuni dei nostri mobili vengono dalla casa di Raffaele, il nostro fratello che è già con il Padre.

pietra tolta

La vita quotidiana

Fino al momento del trasloco nella casa comune di Gianluca, Nicola e Grazia, ci siamo impegnati a conoscerci reciprocamente, a condividere i vissuti personali, i cambiamenti nel lavoro, i nuovi percorsi formativi che hanno portato a maturare, l’educazione dei figli, la cura dei genitori anziani e la vita insieme da costruire.

Per fare tutto ciò in questi primi mesi ci siamo incontrati per tre volte alla settimana a pranzo o a cena, a turno nelle tre case in cui abitavamo, un appuntamento il giovedì sera, per ragionare insieme sulle questioni e le decisioni che riguardano la vita di tutti. Accanto a questi tempi fissi, si sono aggiunti man mano altri incontri nei quali abbiamo studiato e approfondito la conoscenza della Regola, abbiamo immaginato e definito gli spazi comuni della casa, abbiamo pregato.

Uno degli spazi condivisi per il periodo estivo è stato anche un ombrellone in riva al mare, a Torre Chianca, in cui stare insieme, riposarci, parlare.

È stato questo un tempo, anche, in cui abbiamo familiarizzato con i figli delle due coppie, diversi per età, temperamento, esigenze.

Oltre che per carattere, siamo diversi per generazione, età dei figli, condizione lavorativa, per storia in comunità, scelte vocazionali. Tutto questo da subito ci è sembrato il dono più grande che potessimo scambiarci, insieme al desiderio di una fraternità stretta.

Insieme abbiamo avviato tutti una fase nuova della nostra vita, in cui ciascuno si sta provando su strade inedite.

Il dono che il progetto di questa piccola comunità ci offre è la possibilità di una vicinanza più stretta nel quotidiano con gli Amici, come è sempre stato nella storia della Pietra Tolta e, in modi diversi, nelle nostre storie e scelte personali.

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