La storia
Siamo Sandra e Daniele, entrambi liberi professionisti, Teresa e Luca, entrambi lavoratori dipendenti; due coppie con rispettivamente 17 anni di matrimonio e 1 figlia adolescente e 23 anni di matrimonio e 2 figli giovani che studiano all’Università fuori città. Siamo tutti cinquantenni. Da sempre fratelli della Comunità della Casa, luogo in cui abbiamo compiuto il nostro cammino di formazione e fatto le nostre scelte di vita; la nostra storia personale e di coppia è indissolubilmente intrecciata con quella della Comunità.
A marzo del 2022 ci siamo ritrovati intorno al comune desiderio di una fraternità più stretta, con il carattere della quotidianità. Tutti noi avevamo già fatto esperienza di piccola comunità di tipo bait ma il percorso che ci ha condotto alla scelta di una piccola comunità Cafarnao è diverso per ciascuna coppia.
Per Sandra e Daniele si è trattato di mettere in dialogo due orientamenti diversi all’interno della coppia. Il dialogo, anche guidato, l’ascolto del coniuge e del Signore, la ricerca di una strada che superasse le posizioni personali di partenza hanno consentito di riconoscere questa possibilità come un dono in grado di rendere più bella la vita. Per Luca e Teresa la scelta è arrivata all’interno di un cammino guidato, in cui hanno preso coscienza di cosa era necessario modificare personalmente e come coppia per aprirsi agli altri, e ha permesso di confermare il desiderio già presente di una vita quotidiana in compagnia di altri.
Da questi percorsi condivisi prende il via la ricerca immediata di due case vicine, necessarie per realizzare una piccola comunità Cafarnao.
Una ricerca non facile, anche accompagnata dai fratelli della Comunità che ci hanno sostenuto con suggerimenti e spunti, quando segnavamo il passo, a causa delle difficoltà.
Finalmente una possibilità: un condominio in costruzione.
Contemporaneamente alla stesura del progetto abbiamo concluso la trattativa d’acquisto della casa, abbiamo dato il via alla nostra vita insieme e il 26 aprile 2023 ha ufficialmente inizio la nostra piccola comunità con l’approvazione del Progetto da parte della Guida della Comunità.
La Parola che fonda la nostra vita in piccola comunità – Mt 14,22-33 – ci accompagna nel nostro camminare sul mare, quello delle difficoltà concrete della trattativa con i costruttori, quello degli equilibri da modificare e delle paure da affrontare; abbiamo iniziato a sperimentare quel “Signore, salvami” che è sguardo rivolto al Signore della Vita, è affidarsi ai fratelli, è andare verso di Lui seppure con passi incerti.
Il “Non abbiate paura!” che il Signore ci ha detto e ci ripete apre il nostro quotidiano alla speranza, risana le nostre ferite, raddrizza le strade della nostra storia, ci tiene uniti, ci fa costruire con gioia la fraternità.
La vita quotidiana
La nostra vita quotidiana – che in attesa che le nostre case siano costruite, ci vede spostarci da una casa all’altra, nella settimana – è scandita dagli appuntamenti previsti dalla Regola della Comunità. La condivisione del pasto, magistralmente preparato dagli uomini della piccola comunità, è possibilità di cura nell’attenzione ai gusti e alle necessità di ciascuno; è occasione di incontro con i figli, di dialogo sul lavoro, sulle nostre relazioni, sulle situazioni che ci impegnano o ci preoccupano; di condivisione dello sguardo sui fratelli della Comunità, di confronto sulla nostra partecipazione alla vita della Comunità.
Accanto agli incontri fissi, apriamo la nostra casa per accogliere ospiti della Comunità e fratelli di altre sedi, condividiamo anche tempi in cui ricrearci e ci prendiamo cura gli uni degli altri, per esempio aiutandoci nell’assistenza ai genitori anziani, nelle esigenze dei figli e scambiandoci il turno di cucina.
La missione comunitaria e la presenza quotidiana in mezzo ai fratelli della Comunità completano il nostro ritmo di vita.