Siamo una Comunità di laici e vogliamo vivere con il Signore della Vita. In questo tempo. Abitando la città dell'uomo.
La fraternità palpabile, la compagnia col Signore e la missione verso i piccoli ritmano le nostre giornate di uomini e donne che lavorano, sperano, soffrono, partecipano all' elaborazione di una cultura capace di riconoscere la dignità di ogni uomo e di promuoverla.

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La storia

La nostra piccola comunità nasce nel gennaio 2023 sulla Parola Mc 2,1-12, che ci ha donato la Guida. Siamo in 6, tre coppie su 3 sedi diverse della Comunità. Margherita e Giovanni vivono a Lanuvio (Roma), hanno due figlie adulte e sono diventati anche nonni; vicini da tempo per sensibilità e relazioni alla Comunità, dopo aver partecipato all'esperienza del Seme, hanno scelto di appartenere alla Comunità; attualmente sono gli unici soci presenti a Lanuvio.

Tina e Pasquale vivono a Santeramo in Colle (Bari) e hanno 2 figlie preadolescenti; soci fin dalle origini della Comunità a Santeramo, approdano a questa esperienza dopo anni di piccole comunità di tipo Cafarnao.

Anna Maria e Salvatore vivono a Lecce e hanno una bambina; da sempre hanno fatto parte di piccole comunità Bait, questa è la loro quinta esperienza. 

Le nostre diverse provenienze e le città di residenza dicono già molto della nostra breve storia. Durante quest’anno abbiamo mosso dei passi nella reciproca conoscenza ed accoglienza, usando le modalità della Bait e naturalmente anche molto la rete durante la settimana. Abbiamo cercato di incontrarci faccia a faccia in diversi momenti, cogliendo al volo l'occasione delle riunioni comunitari a sedi riunite oppure spostandoci intenzionalmente durante alcuni weekend.

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La vita quotidiana

Come si fa a vivere il quotidiano in una piccola comunità Bait così composta? Al di là del salotto e degli altri appuntamenti di confronto o della preghiera mensile e quella serale che condividiamo online, il resto è lasciato alla creatività personale, la chat della piccola comunità, una telefonata a due o a tre, un messaggio. 

Naturalmente l'appartenenza a questo tipo di piccola comunità ci porta a cercare altri fratelli della sede di Lecce e Santeramo o della rete relazionale per Giovanni e Margherita, per condividere un pasto o un momento ricreativo. 

Ognuno è presente quotidianamente alla Casa, nella sede della Comunità in cui vive, come tutti i fratelli e le sorelle

Questa piccola comunità ci offre, in questo tempo, uno sguardo amorevole, vigile ed una parola chiara e di sostegno rispetto ad alcune questioni personali; a tutti noi dà l'opportunità concreta di accogliere la diversità degli altri ed entrare in dialogo: tra noi nulla, ma proprio nulla, è scontato… neppure l'orario degli incontri serali, perché appunto sono differenti le sedi, differenti le esperienze di missione, differenti i lavori, le compagini familiari… differente pure l'orario solito della cena nelle diverse città! 

Stiamo scoprendo la bellezza di sfidare la lontananza e portare gli altri nel cuore, nei pensieri di ogni giorno, nella preghiera, provando ad inventare modi per farci prossimi.

Infine, essere in più sedi ci fa essere più facilmente partecipi della vita della Comunità tutta intera, e non solo negli avvenimenti più grandi, perché ci offre l’opportunità di una vicinanza anche nelle cose più piccole che accadono.

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