La storia
La nostra piccola comunità Bait “Profumo di nardo” è nata a gennaio 2023 ed ha come riferimento per il suo progetto di vita la Parola di Gv 12,1-8. Siamo partiti in cinque: Teresa e due coppie di sposi, Chiara e Mauro, Vittoria e Nello. Da agosto 2023 sono con noi anche Claudia e Cinzia, come ospiti della nostra piccola comunità, per conoscere più a fondo l’esperienza di vita fraterna. Teresa, Vittoria e Cinzia sono insegnanti; Nello, Mauro e Claudia sono dipendenti pubblici; Chiara lavora in una cooperativa come pedagogista. Attualmente Teresa ha sospeso la partecipazione alla vita della Comunità. Abitiamo in due diverse città, due di noi a Lecce e quattro a Campobasso.
Sin dall’inizio abbiamo riconosciuto che la distanza fisica che ci separa è per noi sfida: ci mette in movimento per l’Italia, ci fa lasciare la comodità dell’incontro con gli altri restando a casa. È anche una benedizione: siamo immersi in un pezzo di comunità, che si trova a più di 400 km, grazie alla condivisione costante con i fratelli che ce la fanno abitare attraverso i loro vissuti. Oltre a ciò, però, i km li percorriamo tutti, muovendoci gli uni verso gli altri con cadenza più o meno mensile, con la disponibilità a modificare i nostri tempi e le nostre abitudini per il desiderio di incontrarci.
Per i fratelli e le sorelle di Campobasso è la prima esperienza di Bait, vissuta sin dall’inizio con l’entusiasmo della novità e la gioia di una fraternità più stretta; per chi è a Lecce, da tempo in Comunità, è la prima volta, dopo varie esperienze, essere a stretto contatto con fratelli di un’altra sede. Abbiamo preso a poco a poco confidenza con i nostri incontri mediante uno schermo, che non ci ha impedito di crescere in una condivisione sempre più intima.
La vita quotidiana
Stiamo provando a rendere concreta la fraternità tra noi attraverso un contatto personale più frequente nella settimana, nel quale condividere il nostro quotidiano, fatto di lavoro, impegni familiari, sfide e scelte educative per i nostri figli, vita comunitaria, missione e ci stiamo misurando con la novità e la ricchezza della presenza di Claudia e Cinzia, che non condividono la scelta comunitaria con il proprio coniuge.
Nelle diverse sedi condividiamo l’eucaristia con gli Amici, la missione, la frequentazione della Casa. Centro della nostra vita insieme è sicuramente il “salotto”.
Ci uniscono anche due momenti della preghiera quotidiana che condividiamo, il giovedì sera e il venerdì pomeriggio.
Nelle due sedi sperimentiamo la bellezza di aprire le nostre case per gli incontri della piccola comunità e la gioia della condivisione, quando possibile, di un pasto, una colazione, un caffè. Non è sempre facile e scontato tenere insieme l’esperienza della piccola comunità, che rende più bella e piena la nostra vita, e le esigenze familiari e personali di ciascuno, e questo ci richiede di tenere vivo il dialogo tra noi per una ricerca comune.
Quando ci incontriamo tutti insieme in una delle due sedi gustiamo la generosità e la bellezza dell’ospitalità e la gioia di farci più vicini. La piccola comunità è anche uno spazio per avere uno sguardo reciproco sulle diverse esperienze di missione nelle due sedi, sguardo che ci unisce e ci fa crescere nel senso di appartenenza.