Siamo una Comunità di laici e vogliamo vivere con il Signore della Vita. In questo tempo. Abitando la città dell'uomo.
La fraternità palpabile, la compagnia col Signore e la missione verso i piccoli ritmano le nostre giornate di uomini e donne che lavorano, sperano, soffrono, partecipano all' elaborazione di una cultura capace di riconoscere la dignità di ogni uomo e di promuoverla.

Tema: Vattene, Satana!

Canto iniziale: Sequenza allo Spirito

Mt 4,8-11

Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Condivisione delle impressioni, delle reazioni e delle domande.

Nella Bibbia di solito il monte rappresenta il luogo in cui Dio si rivela. In questa tentazione satana ha preso il posto di Dio e strumentalizza ciò che appartiene a Lui per raggiungere i propri fini.

La risposta di Gesù è diversa rispetto alle precedenti, perché diversa è la strategia di satana, che è uscito allo scoperto e ora si muove sul proprio terreno. Questa tentazione fa leva sulla libido possidendi, che riguarda la ricchezza, il denaro e il possesso degli altri. Satana chiede qualcosa in cambio per i suoi favori e anche in questo si oppone a Dio, che invece non fa mercato dei suoi doni e li offre sempre gratuitamente.

Satana propone a Gesù la seduzione del possesso, gli chiede cioè di rinunciare alla sua natura più vera e profonda.

Gesù infatti ha scelto di essere povero, ha impostato tutta la sua vita sul criterio della povertà, che è anche l’oggetto della sua predicazione. In tutta la sua vita dovrà fare fronte a tante seduzioni, ma ogni volta ribadirà la scelta di stare dalla parte di Dio e dell’uomo.

Anche noi dobbiamo fronteggiare nella nostra vita tante seduzione: per superarle, senza lasciarci catturare, siamo chiamati a fare come Gesù.

Ascolto della Parola: Mt 4,8-11

Commento

Sempre il Signore cerca di liberare ogni uomo dal potere di Satana che prova a impadronirsi di lui. In questo passaggio Gesù si trova davanti a una forte seduzione, che si può rendere in questi termini: “il mondo è pieno di problemi e tu vorresti cambiare il corso della storia con la croce? Non funzionerà. Il mondo è pieno di croci e non ha bisogno di una croce in più! Lascia dunque perdere la croce e prendi il potere; tu sai che bisogna fare: occupa il cuore dell’uomo e dirigilo”.

Non è un caso che Dante rappresenti satana nel ghiaccio: non può essere che freddo il cuore di chi possiede e non ama.

Questa seduzione si può vincere solo con un percorso di ascesi che ha come obiettivo la libertà interiore; l’alternativa è servire satana. Si tratta allora di portare avanti una battaglia interiore, in cui lasciarsi guidare dallo Spirito.

Lo Spirito, infatti, che ha sostenuto Gesù nel deserto, porterà noi al decentramento del nostro io, perché diventi più somigliante a Gesù, che ha scelto di essere servo.

L’effetto di questo cammino di ascesi è l’unificazione della vita. Tuttavia la grazia di Dio resta inoperosa nella nostra vita, se noi non vogliamo che agisca.

Non si tratta di un’ascesi morale, cioè di autodominio, né di un’ascesi mistica, cioè ricca di visioni estatiche, ma dell’ascesi legata al mistero della Pasqua.

Questa ascesi consiste in una lotta che comporta fatica e allenamento interiore: questo porta a far morire il vecchio io e a liberare la vita autentica.

È la possibilità di rinascere dall’alto, di non rispecchiarci nell’io che si mette al centro e di essere creature nuove in Cristo.

Canto finale: Dentro l’anima

 

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