Tema: Hai posto tutto sotto i miei piedi
Canto iniziale: Meraviglia
Sal 8,7-9
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi:
tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.
Commento
Dio non considera l’uomo un rivale, ma un partner, nel cantiere aperto che è la creazione.
Con l’uomo Dio costruisce un rapporto di comunione, tanto che l’uomo può essere considerato come l’amministratore delegato di tutte le ricchezze dell’universo.
Allo stesso tempo sollecita la collaborazione dell’uomo, mettendolo al corrente dei suoi diritti sul creato, da portare a compimento, ma non da manipolare per il proprio comodo.
Dio ci dà un potere, ma non un diritto di abuso, ci chiede di riportare il mondo agli antichi splendori, non di spadroneggiare sulle cose: siamo principi, ma non despoti, ministri dell’ordine e del servizio in modo che l’opera di creazione continui.
Dio crea con le mani e la creazione passa dalle sue mani ai piedi dell’uomo. Oggi mettere sotto i piedi qualcuno o qualcosa significa calpestarne i diritti, ma questo non è il senso del salmo, che vuole invece sottolineare la dignità dell’uomo sul creato.
Il Signore non ci ha dato carta bianca per sfregiare l’intima essenza delle cose, ma per coltivare e custodire, dunque questo potere non è una nostra conquista, a differenza di quanto si pensa oggi.
Dio ha scelto di donare il creato a mani fragili, fidandosi dell’uomo, perché ne conserviamo l’armonia e la bellezza e ne facciamo emergere i segreti, senza esaurirlo.
Anche la natura dell’uomo è nelle mani dell’uomo: la dignità è la capacità di dominare senza eliminare, di mettere sotto i piedi tutti gli aspetti negativi, che possono rovinare.
Il Signore ci fa dono di questa responsabilità verso di noi e verso il mondo e la nostra risposta è il modo con cui possiamo dare una concreta manifestazione di gratitudine per quanto abbiamo ricevuto.