Tema: Grande è il tuo nome su tutta la terra
Canto iniziale: Kenosi
Sal 8,2
O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Commento
Per alcuni esegeti il Salmo 8 è il più bello di tutto il Salterio. Di solito la gloria del Signore viene cantata dai cieli, come fanno gli angeli in occasione della nascita di Gesù.
In questo salmo invece è un uomo che canta la gloria di Dio.
In un’atmosfera notturna il salmista dice che il nome di Dio, cioè Dio stesso, è grande.
Per esprimere la grandezza di Dio il salmista usa due immagini poetiche:
- Dio è tanto grande da aver creato tutte le meraviglie dell’universo con il solo tocco delle sue dita
- Solo il suo nome è così grande, mentre tutto il resto è creatura che non va né adorata né disprezzata.
Il versetto 2 è un’esplosione di stupore. Don Tonino dice che solo lo stupore può essere la base dell’amore autentico, perché porta con sé il coinvolgimento e il trasporto verso Dio.
In questo senso la più grande mancanza d’amore è la mancanza di stupore.
Oggi c'è crisi di stupore e di estasi. Gli effetti di questa crisi si vedono nel ristagno delle cose, considerate sempre uguali, e nell’appiattimento nel guardare noi stessi e il mondo sempre allo stesso modo.
Per uscire dalla crisi del ristagno, è essenziale essere capaci di leggere la gloria di Dio. Il Signore, infatti, rivela la propria grandezza nella bellezza della creazione. Se non c’è stupore, si riesce ad avere, al massimo, dei rapporti mercantili, ma non dei rapporti d’amore.
Lo stupore di cui parlano il salmista e don Tonino non è quello dei superlativi, che facilmente trasformano Dio in un superlativo assoluto, mettendolo, sì, al primo posto nella graduatoria dei valori, ma perdendo quel rapporto di fiducia, che Egli stesso desidera.